sabato 21 febbraio 2009

Di fretta...

New news... bad news!
E' ufficiale, ci mandano via tutti e due il prima possibile. Che sarebbe come dire che domani, domenica 22 febbraio ci imbarcano sul bus per Dublino alle 15 da Donegal Town.
Che dire? E' una cosa un po' traumatica, nel giro di 3-4 giorni mi ritrovo senza lavoro e senza casa e senza grosse opportunità... Pensavo di farmi un giro a Dublino poi magari di scappare in qualche posto dove costa poco... Ho adocchiato un ostello a Galway che fa la tariffa settimanale a 59 euro, fosse vero potrei anche metterci radici :D
Comunque beh intanto ce ne andiamo, spero in alcuni sviluppi di qui a breve sennò mi do massimo un mese di autonomia e poi torno con le pive nel sacco e la coda tra le gambe... sigh sigh
In compenso dal 25 marzo al 1° aprile (in quei giorni lì insomma) viene in Irlanda una delegazione composta da mamma, Enzuccio, nonna e amica della nonna... per fortuna li ho bloccati prima di prenotare l'albergo nel Donegal... semmai torno giù con loro ^^
Beh intanto domani si torna a Dublino... eh, si, dovrò abbandonare tutte le mie pecore, povere, chissà come gli mancherò :D

Qui son tutti matti!

Allora, cominciamo col dire che mi hanno detto che me ne devo andare. Le cause sono strane e molteplici, potrei citarne due:
1) Pare che R. mi avesse assunto per farmi fare il sito e non per fare il tuttofare come credevo io.
2) L'ente (Udaras) che dà le sovvenzioni per le imprese nei territori di lingua gaelica (o perlomeno in Donegal), visto che negli anni passati ha dato cappellate di milioni a tutti (comprese aziende che sarebbero fallite qualche mese dopo) e che c'è crisi e ci sono tagli a tutti gli apparati statali, quest'anno non da finanziamenti quasi a nessuno... Ovviamente nelle forbici dei tagli c'è finita anche la AlgAran.
Grazie a questa benevola concatenazione di eventi, alla fortuna, il fato e il buon dio (che ringrazio sempre nelle mie preghiere) sono licenziato. In pratica mi hanno detto che non ce la fanno a tenere due persone, che ora le serve il sito (che tra l'altro ne ha uno fatto a dublino e uno fatto a metà in Italia che vuole combinare) quindi per ora devo comunicare con una certa Flavia (la grafica italiana) che non mi risponde alle emails e tra breve mi manderanno via perchè non ero qui per lavorare.
Ieri Enrico (il mio collega che sarebbe rimasto qui da solo quindi) gli ha detto che però gli orari erano troppo lunghi e lui le ha detto che avrebbe lavorato fino alle 5. Sull'articolo che parlava dell'opportunità di lavoro si diceva che il lavoro sarebbe stato 4-5 ore al giorno e che ci sarebbe stato un corso di inglese e di gaelico. Da quando siamo qui abbiamo lavorato spesso anche più di 8 ore e nulla corso. Ah e smettere alle 5 sarebbe come dire: voglio lavorare 8 ore.
Stamattina è sceso a far colazione e R. gli ha detto che era licenziato perchè "non le è piaciuto il tono" e che quindi lunedì se ne doveva andare.
Ora mi chiedo: mi proporranno di restare? E nel caso io dovrei accettare? Più passa il tempo più R. mi sembra fuori di testa... bah...
Stay tuned for more cazzi days!

domenica 8 febbraio 2009

Stad!

Stad!
Qui finisce il mondo, la civiltà si perde, tutto inizia e tutto finisce, e blah blah blah...
Ho passato la mia prima settimana (corta) di lavoro, faccio di tutto, ho imbiancato delle pareti, ho spostato mobili, ho imbustato alghe, ho lavorato su dei siti internet, ho ottimizzato delle ricerche, ho anche riparato una bici...
Diciamo che per ora non mi annoio :)
Domani se il tempo regge partiamo e andiamo a raccogliere le alghe, secondo il librino annuale delle maree c'è bassa marea alle 11.20 e il mare è a -1 metro (boh)
Dovrebbe essere una cosa tranquilla, andiamo tra gli scogli vicino Killibegs ma dovremmo essere lontani dall'acqua, c'è solo da stare attenti a non smusarsi sugli scogli (io prevedo almeno una 15ina di punti) ^^
Qui siamo fuori dal mondo, la mattina l'acqua ghiaccia e finita quella nei tubi siamo senza fino a mezzogiorno/l'una quando sghiaccia di nuovo. Secondo gli irlandesi questo è uno l'inverno più freddo degli ultimi anni (e ti pareva?) anche se le minime scendono a -2 -3 :P
Bah io andrò a letto, domani c'ho da tribolà, intanto mi preparo psicologicamente, vedrai se domani non viene un maremoto e finisco in scozia a cavallo di un'orca :P
Buonanotte, e benvenuti a Cashling, vicino Kilcar, county Donegal...

domenica 1 febbraio 2009

Tullamore Dew

Domenica mattina a Dublino...
Mi alzo, penso che è l'ultimo giorno qui e che domani andrò nel Donegal, prendo il computer (acceso per scaricare la serie TV di Neverwhere) e guardo... messaggi di posta.
Guardo e invece delle solite cazzate di facebook è un messaggio normale, dal Tullamore Heritage Center.
Quando siamo stati a Tullamore abbiamo visitato l'Heritage Center (che è anche l'ufficio del turismo) dove si può vedere una tipica mostra irlandese con plastici riproduzioni e video che spiegano la storia di Tullamore, del Grand Canal che collega Dublino a Galway ed è totalmente navigabile grazie a un sistema di chiuse (!) e la storia del signor D.E.W. che ha creato il whiskey locale, il famoso Tullamore Dew, e l'Irish Mist.
Alla fine del tour abbiamo ricevuto la canonica degustazione e abbiamo compilato un modulo per i visitatori...
E HO VINTO!!! il pacco regalo per il mese di Gennaio!
Questi mi manderanno a casa (in Italia perchè qui al momento non ho una casa) il pacco regalo della Tullamore (immagino un Whiskey e un Mist). Che figata!
E in più mi hanno chiesto una foto da mettere in bacheca per questo mese :)
Se passate da Tullamore a febbraio andateci che ci sono io in bacheca ^^
P.S. siccome il libretto in italiano del tour che ci ha dato la gentilissima signora dell'ufficio era scritto in una lingua vagamente simile alla nostra, mi sono anche offerto volontario per tradurlo un po' meglio gratis... vediamo che mi dicono

DayDreamer

Causa forze impreviste mi sono trovato a dover aspettare un treno alle 19.39 nella stazione di Tullamore, co. Offaly, più o meno nel mezzo dell'Irlanda. Visto che sono arrivato in stazione con laaargo anticipo, nonostante fossi abbastanza stanco e bagnato come un pulcino suicida mi sono messo a sedere nell'atrio gelido, ho tirato fuori il mio bel libro "Smoke & Mirrors" di Neil Gaiman e mi sono messo a leggere...
Il libro è una raccolta di storie brevi, alcune un po' più cupe alcune un po' più tranquille, ma tutte impregnate della magia narrativa, capaci di attrarre i pochi neuroni sani del mio encefalo e di farlo sognare e immaginare personaggi, settings, voci...
In più è in inglese, quindi anche se non è il primo libro che leggo in inglese e capisco bene tutto quel che dice (le mie carenze comunicative con gli autoctoni sono dovute al fatto che non capisco quando bofonchiano, se comparissero dei baloon sopra la testa sarei a posto) mi ci concentro anche di più, quindi mi estraneo completamente dalla realtà per entrare in un mondo tutto mio...
Mentre ero lì che leggevo, prima passano un paio di treni, con tutto il viavai di gente annessa e connessa, poi passano in momenti diversi due vecchietti che si esprimevano a "fuck", uno che scherzava col bigliettaio (scherzava? boh, capivo solo fuck ma ogni tanto rideva) e poi un altro che invece era incazzato col mondo e girovagava per la stazione maledicendo questo e quello.
Poco dopo arriva un tipo incappucciato e si siede accanto a me. Io stavo leggendo una storia su un farmaco per sconfiggere il cancro con simpatici effetti collaterali (non ve li racconto perchè vi rovinerei la sorpresa) ed ero totalmente assorto nel libro. A un certo punto il tipo mi si mette a parlare ed io (che ero anche abbastanza addormentato) non capisco nulla... Ero in crisi perchè non mi venivano le parole, non avevo capito nulla e avevo capito solo train, sono rimasto senza parole un qualche secondo e lui ha desistito poi si è alzato e ha fatto un giro nella stazione. Io sono uscito a fumare e a prendere una boccata d'aria per svegliarmi, ma ci sono rimasto malissimo... ripensando a quello che mi ha detto penso che mi stesse raccontando che aveva sbagliato un treno e ora doveva aspettare il prossimo, tornare indietro e prendere quello giusto. In più era un omino sulla 40ina che magari aveva cercato un po' di conforto nell'unico essere umano che c'era e questo (IO) non gli aveva rivolto parola e secondo me c'era rimasto anche male...
Sono rientrato nella stazione e lui aveva preso un giornale e lo stava leggendo, io mi sono avvicinato e gli ho detto:
-Sorry
(lui si gira con un espressione mista di intristimento e curiosità)
-Sorry but I haven't understood anything, I'm Italian...
(E si distende, sorride) -Oh, don't worry!
-I was totally taken by the book...
E lui sorridendo mi fa:
-They call them daydreamers
E si rimette sorridendo a leggere il giornale